La Gazzetta di Parma rimarca che se i crociati dovessero continuare di questo passo potrebbero chiudere il girone d’andata a 27 punti
MEDIA DA SOGNO. Con 17 punti raccolti in dodici giornate il Parma sta viaggiando alla media di 1,4 punti a partita e non a caso può vantare otto lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione. Un dato interessante che potrebbe proiettare i crociati alla ragguardevole quota di 27 punti alla fine del girone d’andata, non lontani dall’obiettivo salvezza. Agevolati da un calendario, almeno sulla carta, in discesa che si è già lasciato alle spalle gli scontri con le prime tre della classe.
VIETATO ABBASSARE LA GUARDIA. Conteranno, in primis, la qualità dei singoli ma anche la determinazione e le motivazioni del gruppo, memore di quanto accadde ad esempio nella stagione 2010-11 alla Sampdoria che arrivò a 26 al giro di boa e non andò oltre quota 36 ritrovandosi di colpo in serie B. Complice la lite Cassano-Garrone e la doppia cessione di Fantantonio e Pazzini, che solo l’anno precedente avevano trascinato i blucerchiati in Champions. Al contrario il Parma dovrà mantenere quella fame che gli aveva permesso di raggranellare 13 punti in otto turni prima di accusare un leggero calo di intensità alla ripresa dall’ultima sosta di fronte a Lazio e Atalanta.
SVANITO L’EFFETTO SORPRESA. Fin qua qualcuno, vedi Cagliari, Empoli e Torino, ha probabilmente sottovalutato il Parma spingendosi troppo in avanti non curante di quanto potesse subìre in contropiede. Ora, però, tutte le avversarie stanno imparando a conoscere il “modus operandi” della squadra di D’Aversa e di conseguenza presteranno più attenzione a non offrire spazi alle ripartenze dei ducali.