Le due squadre sono quelle che effettuano meno cross in serie A e i blucerchiati si trovano dietro ai crociati nelle statistiche dei tiri e dei chilometri percorsi
POCHI CROSS. Per caratteristiche e struttura dei rispettivi organici Sampdoria e Parma non prediligono la soluzione della palla alta in fase offensiva: un dato confermato dal basso numero di cross effettuati, 51 utili e 56 sbagliati dai blucerchiati, 57 e 45 tra le fila dei crociati più precisi, che le collocano in fondo alla speciale classifica tra tutte le squadre di serie A. In effetti la presenza di Quagliarella e una seconda punta veloce, Caprari e Defrel, supportati dal trequartista Ramirez o Saponara da una parte, il fattore Gervinho e le ripartenze repentine dall’altra permettono di non ritenere il cosiddetto traversone una componente fondamentale nello sviluppo della manovra.
PIU’ TIRI E CORSA. Il Parma, rispetto agli avversari di domenica, eccelle prevalentemente nei chilometri percorsi (108,576 contro i 106,35 dei liguri davanti solo a Udinese e Genoa) e nei tiri (117 a 113 in favore della truppa di D’Aversa) con la differenza non secondaria che gli uomini di Giampaolo, a parità di gol subìti (19 a testa), ne hanno realizzati sette in più: 23 a 16 il computo totale al quale ha contribuito in larga parte il sempreverde Fabio Quagliarella, autore di otto centri di cui ben sei nelle ultime cinque partite giocate.