Storia nota e conosciuta, oggi la rosea la ripercorre con il protagonista, perché stasera Cristiano sarà l’avversario più pericoloso per il Parma
A La Gazzetta dello Sport parla Doriano Tosi, ex d.s. del Parma, che nell’estate 2003 stava per scrivere la storia. Ovvero stava per portare a Parma un giovane Cristiano Ronaldo, che stasera sarà il pericolo numero uno per la squadra di D’Aversa. «Siamo stati davvero vicini a Cristiano Ronaldo, più di ogni altro club italiano. Venduto Mutu al Chelsea, il presidente Stefano Tanzi mi disse di reinvestire metà di quei 22,5 milioni in un giovane. Io avevo visto spesso il Portogallo Under 21, avevo scelto il migliore. I discorsi con lo Sporting erano avanzati già a luglio: offrivo 10, chiedevano 12, bastava poco e invece…»
E invece?
«Abbiamo temporeggiato, perso l’attimo per l’ultimo affondo, anche perché alle mie spalle la società frenava per i motivi che tutti sanno. Dal mio punto di vista, mai stati dubbi: Cristiano era l’uomo del destino. Ricordo che il nostro staff tecnico lo vide in ritiro durante l’amichevole Sporting-United. Prandelli rimase colpito».
Ma rimase colpito anche Ferguson…
«A quel punto, tanti saluti. Mi è rimasto solo un rimpianto, il più grande della carriera».