La Gazzetta di Parma esalta il coraggio, il carattere e la qualità della squadra di D’Aversa che ottiene un punto insperato nel finale
INCREDIBILE MA VERO. Il Parma pareggia con la Juventus in rimonta in una gara epica (da 3-1 a 3-3 al 93′) che mette in luce il coraggio, il carattere ma anche la qualità di un gruppo operaio e, allo stesso tempo, organizzato e conscio dei propri mezzi. Dotato di individualità di spessore, da Alves a Gervinho passando per Inglese, ai quali si è aggiunto Kucka, autore di due assist al bacio.
SUPREMAZIA JUVE. Inizialmente il Parma sembra tenere il campo con disinvoltura e prova un paio di ripartenze poi la Juve pian piano cambia marcia mettendo all’angolo gli avversari. Una supremazia territoriale coronata dal palo di Khedira e, soprattutto, dal vantaggio firmato dal solito CR7, che sfrutta una deviazione di Iacoponi e supera Sepe.
EMOZIONI A RAFFICA. Nella ripresa D’Aversa prima del quarto d’ora si gioca la carta Siligardi al posto di Biabiany ma, nonostante una maggior intraprendenza, sono ancora i bianconeri a rendersi più pericolosi. Khedira coglie un altro palo e poi trova la manona di Sepe a negargli la gioia del gol che arriva ugualmente grazie alla mezza girata di Rugani in mischia. Gara chiusa? No perchè due minuti dopo Kucka pesca in area Barillà che di testa infila Perin, l’identica arma utilizzata appena più tardi da Ronaldo per staccare in cielo sul cross di Mandzukic e ripristinare le distanze.
IL LIETO FINE. Sull’Allianz Stadium si abbatte il ciclone Gervinho che di tacco emula Crespo girando in rete il traversone di Kucka poi in pieno recupero sigla l’insperato 3-3 sull’assistenza di Inglese. Un punto per la classifica, dal sapore di una vittoria e dieci per il morale.
