Fin dai primi anni Novanta la Juve è sempre stata considerata l’acerrima rivale per antonomasia dal Parma e dai suoi tifosi
La goduria provocata dal 3-3 colto in extremis sul campo della Juventus non ha eguali e trova la sua spiegazione nell’acerrima rivalità tra le due squadre fin dai primi anni Novanta. All’epoca competere per grandi traguardi con la Vecchia Signora era diventato un surrogato del derby contro la Reggiana che stava scivolando nelle categorie inferiori.
E la Gazzetta di Parma ricorda le grandi sfide del passato a Torino che esaltarono i tifosi, a partire dal 4-2 al Delle Alpi del 7 febbraio ’99 in cui spiccarono la tripletta di Crespo (uno proprio di tacco alla Gervinho) e le successive dimissioni di Lippi. Nello stesso stadio Nakata firmò al 92′ la rete della bandiera nella finale d’andata della Coppa Italia 2002 che, però, unita a quella di Junior al ritorno, contribuì a mettere il sigillo sull’ultimo trofeo in bacheca. Tra gli altri momenti memorabili, il celebre gol annullato a Cannavaro, il gesto dell’ombrello di Bucci dopo un rigore sbagliato da Del Piero e le imprese di Guidolin e Marino.