L’attaccante in prestito dal Napoli vive un periodo positivo. “Le prossime sfide della Nazionale al Tardini? Un sapore particolare”
Deve essere veramente un grandissimo momento per Roberto Inglese, così come grandissimo è il momento del Parma, la squadra per la quale sta dando tutto. Quantità e soprattutto qualità a servizio di Roberto D’Aversa, un allenatore che sta valorizzando le caratteristiche di quello che – da molti – è considerato il centravanti più completo nel panorama italiano.
E sul quale punta forte anche Roberto Mancini. Il Ct si sarebbe scomodato più volte per venire a guardare da vicino le prestazioni concrete di Bobby, attaccante con un’innatta qualità prepotente, che ha già messo nel mirino l’Inter dopo aver archiviato la pratica Juventus e la soddisfazione dello stage lampo con la Nazionale: “Essere tornato anche solo per poche ore in Nazionale è per me un orgoglio – ha detto a Sky Sport l’attaccante – e sapere che le prossime partite dell’Italia saranno al Tardini ha per me un sapore particolare”.
Lavoratore com’è, Inglese pensa sicuramente che sia un giusto premio ai suoi sforzi. Un incentivo a fare ancora meglio, la vive così Bobby, giocatore e ragazzo umile, disposto a sacrificarsi per gli altri non solo in campo. Impegnato nel sociale, autore di iniziative che non ama pubblicizzare, Inglese mantiene sempre un basso profilo e un’umiltà di base che si rispecchia poi in campo dove lotta per guadagnarsi ogni pallone, con le sue corse, nei suoi recuperi e negli scontri fisici ingaggiati con i difensori delle squadre avversarie.
Sabato sera ha fatto vedere a Caceres e Rugani di che pasta è fatto, tanto per intenderci, tenendolo alla larga dal pallone e contribuendo in maniera decisiva alla zampata di Gervinho. E’ suo l’assist all’indietro per l’ivoriano, messo in porta grazie alla proverbiale visione di gioco di un ragazzo che sarà pure esploso tardi rispetto agli altri, ma è in piena fase di maturazione.
Sabato sera, per un’altra notte da leoni, affronterà l’Inter, squadra alla quale non ha mai fatto gol. A proposito di gol: quest’anno ne ha segnati otto, in diciotto partite, la scorsa stagione ha raggiunto il record personale di dodici centri (uno in Coppa Italia) in 34 presenze. In proiezione, ha tutto per poterlo superare e spingere il Parma a giocare sul tavolo del riscatto. Difficile, ma non impossibile.
