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Il Daversismo è in crisi: ma non è finito

Un punto in quattro gare, tre sconfitte e un pareggio, due ko subiti in rimonta, nove gol subiti, quattro di testa. Adesso c’è il Napoli…

Il Daversismo inteso come calcio pragmatico e concreto è già finito? No. Di sicuro sta vivendo un periodo di flessione, le difficoltà sono evidenti, ma non è finito – si spera – un bel niente. Basti guardare anche lo scorso anno di questi tempi quando, un febbraio nero per il Parma (5 punti in 5 partite) che ebbe nella partita con l’Empoli il picco di crisi più alto, rappresentò il trampolino per una promozione inaspettata.

Intanto c’è qualcosa che non va. Che cosa? Se lo chiedono i tifosi del Parma che nel giro di un mesetto hanno perso convinzione e tranquillità. Così come i propri beniamini, che nelle ultime quattro partite hanno subito tre sconfitte, due in casa, due in rimonta: dei nove gol incassati in 360’ (tre con la Spal, tre con la Juve, uno con l’Inter e due con il Cagliari), Sepe è stato bucato da quattro colpi di testa, a testimonianza che la lettura nelle palle alte si è fatta complicata. Nel percorso di una squadra questi momenti di empasse sono calcolati – si spera – e il grande vantaggio rispetto alla terzultima deve permettere al Parma di ritrovare sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi.

Per riaccendere le luci dopo i giorni di ombre. Di luci e ombre ha parlato anche Gennaro Gattuso – amico di D’Aversa – che al Milan ha attraversato un percorso assai tortuoso. Forse più complesso rispetto a quello di D’Aversa che sta avendo oggi degli stop dopo che in passato con gli exploit esterni, ha messo al sicuro (per ora) il Parma. “Luci e ombre nel percorso di carriera dell’allenatore”, è il titolo della tesi depositata a Coverciano nel Master di Rino. Un capitolo è dedicato agli aspetti gestionali: “della pressione, della motivazione e della leadership” elementi messi in dubbio dagli ultimi risultati di una squadra che non sembra più quella di Bob per attenzione, fame, cattiveria agonistica.

Tutti ingredienti per cui D’Aversa va pazzo e che bisogna ritrovare. Perché la pressione si fa sentire, ora che le altre corrono in avanti e macinano punti (vedi l’Empoli). Importante è quindi la motivazione, la cui mancanza probabilmente dovuta alla discreta sicurezza in cui vive il Parma, a livello di classifica, è stata denunciata da D’Aversa nel post Cagliari. Pressione, motivazione per arrivare alla conquista di una “leadership” che permetterà al Parma di recuperare le forze per lo sprint salvezza. Il Daversismo non è finito, ma ha bisogno di cure: il dottor Gattuso insegna.

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