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Da Empoli al Napoli: tutte le facce da poker

Il 17 febbraio del 2018 il Parma incassava quattro reti al Castellani e toccava il punto più bassa della gestione D’Aversa. Ora in difficoltà ma non alla deriva

Il contropiede di Maietta e il folle retropassaggio di Biabiany. Ecco le due istantanee più significative degli ultimi poker incassati dal Parma. Il 17 febbraio del 2018 in casa dell’Empoli in serie B, poco più di un anno dopo il 24 febbraio 2019 al Tardini dal Napoli, che già all’andata aveva infilato tre volte la retroguarda crociata. Fortunatamente in mezzo sono stati più i momenti esaltanti con la terza promozione consecutiva e un cammino da matricola in serie A al di sopra di ogni più rosea aspettativa. E sabato si ricomincia, guarda caso, ancora da Empoli, evidentemente destinato a ricoprire un ruolo fondamentale nel destino dei ducali.

DISFATTA. Proprio dall’infausta trasferta del Castellani ripartì la rincorsa alla massima serie poi acciuffata grazie ad una rimonta incredibile: la società, nella figura del vice presidente Giacomo Malmesi, decise, contro ogni pronostico, di confermare D’Aversa in panchina che quel giorno toccò il punto più basso della sua straordinaria esperienza al Parma. Al di là della terza sconfitta esterna di fila, lasciò di stucco l’atteggiamento troppo remissivo della squadra, schierata secondo un inedito 3-4-2-1 (proprio come nella ripresa contro il Napoli), che prese subito gol da Donnarumma (su una punizione calciata male da Ciciretti), perse Munari per infortunio e fallì clamorosamente l’occasione del pari con Da Cruz.

LEZIONE DI CALCIO. Lo “sliding door” del match che il Parma giocò di rimessa, in attesa di un errore dell’avversario che al contrario colpì ancora con Donnarumma prima dell’intervallo. Emblema del pomeriggio buio in terra toscana i tre passaggi che nei primi minuti della ripresa mandarono in porta Caputo, grande rimpianto estivo del ds Faggiano, e ancor di più il contropiede finalizzato allo scadere dal 35enne difensore Maietta. Una vera e propria lezione di calcio impartita dagli empolesi, sempre più lanciati verso un meritato primo posto.

LE CONSEGUENZE. Il 3-4-2-1 si rivelò un flop assoluto e venne subito accantonato in favore del più classico 4-3-3. A farne le spese nella successiva partita interna col Venezia tre elementi, Di Cesare, Vacca, Ciciretti, gli ultimi due acquistati a gennaio, oltre all’indisponibile Munari, sostituiti rispettivamente da Gagliolo, Scozzarella, Insigne e Scavone.

ANALOGIE E DIFFERENZE. Due soli i superstiti in campo della doppia quaterna, Iacoponi e Gazzola subentrato nel finale contro il Napoli, goleade accomunate, perlomeno in principio, dall’avvolgente giro palla degli avversari e dalla mentalità prudente del Parma, arroccato sulla propria trequarti difensiva. Le disattenzioni di allora sono state riproposte, seppur da interpreti differenti, anche domenica scorsa al Tardini, dove nei primi tre gol si registra un concorso di colpa prontamente sfruttato dal cinismo degli azzurri. Stesso risultato al termine dei primi 45′ che ha partorito l’identico punteggio, figlio, però, di due classifiche completamente opposte: un anno fa i crociati annaspavano ai margini della zona play-off e probabilmente solo il cuscinetto della fase post season convinse la dirigenza a non effettuare un ribaltone altrimenti inevitabile. Ora i 29 punti ottenuti significano un vantaggio rassicurante di undici punti sulla terzultima piazza che forse ha tolto un po’ di fame e cattiveria al gruppo.

OBIETTIVI DIVERSI. Nessun problema d’inesperienza, se non l’abitudine a stare a certi livelli di buona parte della rosa, e la solita voglia di ricompattarsi e riprendere il cammino. L’obiettivo è cambiato ma quest’anno la salvezza, specialmente se conquistata in largo anticipo, può valere anche più dell’ultima entusiasmante promozione di La Spezia. Da Empoli a Empoli, il futuro del Parma passa di nuovo dal Castellani.

EMPOLI-PARMA 4-0

Marcatori: 13′ pt e 40′ pt Donnarumma (E), 4′ st Caputo (E), 50′ st Maietta (E)

EMPOLI (4-3-1-2): Gabriel; Di Lorenzo , Maietta, Veseli, Pasqual; Bennacer, Castagnetti, Krunic (11′ st Brighi); Zajc (25′ st Lollo); Caputo, Donnarumma 7,5 (33′ st Rodriguez). A disp.: Giacomel, Luperto, Polvani, Untersee, Imperiale, Traore, Ninkovic. All.: Andreazzoli.

PARMA (3-4-2-1): Frattali; Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli; Gazzola, Munari (25′ pt Barillà), Vacca, Dezi; Ciciretti (20′ st Insigne), Da Cruz; Ceravolo (34′ st Calaiò). A disp.: Nardi, Dini, Mazzocchi, Gagliolo, Sierralta, Anastasio, Scozzarella, Frediani. All.: D’Aversa

Arbitro: Sacchi di Macerata

 

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