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Un altro passo verso la salvezza

Il Parma ritrova la vittoria tra le mura amiche e sale a quota 33 in classifica staccando proprio il Genoa punito dall’ex Kucka

Eccola, la vittoria che mancava da tempo. Così esordisce la Gazzetta di Parma nell’analisi dei tre punti pesanti strappati al Genoa che consentono di salire a quota 33 in classifica e intravvedere la salvezza da molto vicino.

EQUILIBRIO. D’Aversa preferisce Siligardi a Biabiany e rilancia Dimarco dando un imprinting più offensivo alla squadra vogliosa di tornare a vincere dopo aver perso le ultime quattro gare in casa. In avvio il Genoa si rende pericoloso due volte con Criscito e Bessa poi si vive una fase di totale equilibrio, seppur adottando due strategie differenti. Il Parma si affida alle sventagliate da dietro di Alves mentre gli ospiti mostrano un bel fraseggio basso e risalgono il campo attraverso la manovra.

CHANCE INGLESE. Tra i crociati il più attivo è Siligardi che pecca soltanto al momento del cross ma è apprezzabile la disposizione tattica che prevede l’allargamento degli interni, l’accentramento di Gervinho e gli scambi di posizione tra Kucka e Dimarco. Anche se l’unica chance dei primi 45′ se la costruisce da solo Inglese che arpiona un pallone vagante nel cuore dell’area e di sinistro in semirovesciata manca di poco la porta.

SOFFERENZA. Nella ripresa, però gli uomini di Prandelli tentano di alzare i ritmi e al 21′ Lerager grazia i padroni di casa sparando fuori da buona posizione sulla torre di Sanabria. Il Genoa sembra avere più benzina in corpo, pur senza mai chiamare in causa Sepe, e D’Aversa sceglie di correre ai ripari: fuori Scozzarella, già ammonito, dentro la freschezza di Biabiany nell’inedita veste di mezzala e conseguente spostamento di Rigoni in cabina di regia.

LA LEGGE DELL’EX. Il risultato si sblocca al 33′ quando su un corner da sinistra che in realtà non c’era Kucka stacca di testa, Jandrei compie un miracolo deviando sulla traversa e dopo il goffo tentativo di tap-in di Rigoni è lo stesso centrocampista slovacco, grande ex di turno, a insaccare da pochi passi con un missile terra-aria di rara potenza. D’Aversa inserisce anche Bastoni e Sierralta per blindare il vantaggio, Prandelli si gioca le carte PandevLapadula in un modulo ultraoffensivo.

GERVINHO SPRECA. E rischia di capitolare nuovamente sul contropiede di Gervinho che salta Jandrei ma calcia a lato invece di servire al centro il liberissimo Rigoni. Kouamé e Zukanovic regalano gli ultimi brividi alla difesa del Parma che conduce in porto la missione.

FESTA PARMA. La squadra ha dato incoraggianti segnali di risveglio, l’ingresso di Biabiany si è rivelato utile in un momento di affanno e, soprattutto, la (quasi) salvezza ad undici giornate dalla fine è qualcosa d’insperato e impagabile.

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