Negli ultimi cinquant’anni il Parma non aveva ancora incassato quattro reti prima del rientro negli spogliatoi
Il mondo del calcio è pieno di goleade e poker talvolta anche inaspettati, come ad esempio quello dell’Ajax sul Real Madrid o del Bournemouth ai danni del Chelsea. Anche il Parma è caduto in malo modo all’Olimpico in casa della Lazio che obiettivamente è più forte ma al massimo può recriminare sulle due precedenti sconfitte in rimonta con Spal al Tardini e Cagliari, due dirette concorrenti nella corsa alla salvezza.
PERPLESSITA’. Secondo la Gazzetta di Parma, però, ciò che lascia senza parole è stato l’atteggiamento remissivo della squadra dopo il primo gol incassato. Emblematica l’azione della terza marcatura di Luis Alberto che ha visto toccare la palla ventuno volte da dieci giocatori biancocelesti diversi, a confermare la passività dei suoi avversari.
RECORD NEGATIVO. Un altro dato statistico rende più allarmante la trasferta di Roma: negli ultimi cinquant’anni mai il Parma aveva subìto quattro reti nel primo tempo di una partita. E’ arrivato anche a prenderne cinque nella ripresa (contro la Samp, il 12 febbraio ’80, in una delle ultime gare di Maldini sulla panchina gialloblù) e in altre occasioni quattro (a Monza, nell’81, 6-1 il finale o in casa della Juve nel 2014 per il famigerato 7-0 dello Stadium) ma mai più di tre nei primi 45′.
TENUTA PSICOFISICA. Logico che, al di là di una salvezza ormai ad un passo, ci si debba interrogare sulla tenuta psicofisica del gruppo per provare ad incrementarla da qui a fine stagione. E’ facile prendersi delle pause e sedersi appena cala la fame di punti però in qualsiasi sport bisogna alzare sempre l’asticella. La possibile variazione dell’assetto tattico studiata da D’Aversa potrebbe essere il primo passo.