Il Parma sta valutando di ripartire con un 3-4-2-1 che possa diventare poi 5-3-2 in fase difensiva. Decisiva la posizione dello slovacco
C’è ancora un giorno per sciogliere gli ultimi dubbi e Roberto D’Aversa vuole sfruttarlo tutto. Caricare particolarmente la sfida dal punto di vista emotivo vorrebbe dire appesantire le menti dei giocatori del Parma, in grado sì di sopportare la tensione ma anche di farsi trascinare emotivamente dagli eventi. Si sa che per i crociati la vittoria sarebbe il risultato perfetto per poter blindare un discorso cominciato in agosto e rimasto in sospeso più per demeriti del Parma (vedi la partita con la Spal) sciupone, che per merito delle concorrenti, che corrono forte arrivando a giocarsela fino alla fine. Per evitare che certi errori si ripetano, D’Aversa sa che bisogna avere la mente freddissima, gelida per evitare scivoloni. E servono anche gli uomini pronti per potersi godere i momenti.
Una volta recuperate le certezze in determinati concetti di gioco (vedi la fase difensiva), il Parma si è espresso in modo più spontaneo e ha inanellato tre risultati utili consecutivi. Tre pareggi in tre partite sono bastati per livellare la tensione e in qualche modo per ritrovare sicurezza. La difesa a tre, in questo momento della stagione, sembra essere la soluzione migliore per non esporre Alves nell’uomo contro uomo. Sorretto da Iacoponi e Gagliolo, anche i fidi scudieri di D’Aversa sembrano essere più sciolti nell’interpretazione di un ruolo che li ha restituiti più concentrati alla squadra.
In mezzo al campo la chiave è rappresentata da Gazzola. Il deputato numero uno a scivolare all’indietro nel caso di bisogno, l’altro è Dimarco che dovrebbe avere più responsabilità ad attaccare senza sottrarsi alla fase difensiva. In mezzo Scozzarella pensa, Barillà corre.
E ne beneficiano anche i vari Gervinho (recuperato) più coperto da Kucka che mette a disposizione dei compagni corsa e fisico, oltre che tecnica. Anche Ceravolo, che si muove in profondità, può essere più sereno per affrontare le difese. A patto che eviti qualche fuorigioco.
