L’attaccante del Parma, schierato al posto dell’infortunato Inglese, ha messo il suo zampino nell’azione del gol decisivo che vale la salvezza
Un anno fa realizzò il gol promozione nella magica notte di La Spezia, ora sfiora la punizione laterale calciata da Scozzarella favorendo la sfortunata deviazione di Gerson alle spalle del proprio portiere Lafont. Fabio Ceravolo, schierato nuovamente al posto dell’infortunato Inglese, è uno degli eroi più inattesi nella salvezza del Parma e ora può esultare assieme ai compagni. “Dedico la vittoria al papà di Stefano Perrone (scomparso nei giorni scorsi ndr), è stata una liberazione a fine gara sotto la curva e nello spogliatoio. Abbiamo sofferto e commesso qualche errore forse anche inconsciamente, soprattutto, nel girone di ritorno ma alla fine conta raggiungere l’obiettivo. Volevamo chiudere prima i giochi ma vincere lo scontro diretto decisivo davanti al nostro pubblico dopo aver lottato per 98 minuti è ancora più bello“.
ABBRACCIO. “Sul calcio di punizione di Scozzarella io, Iacoponi e non ricordo chi altro abbiamo attaccato verso il centro della porta. Ci ho creduto e sono stato pure fortunato perchè la palla è arrivata lì. Ma al di là dell’autore del gol si è visto nell’abbraccio collettivo che il gruppo è unito e merita la salvezza“.
NIENTE PAURA. “Abbiamo fatto un buon primo tempo, nonostante le loro occasioni propiziate da errori nostri. Eravamo più pimpanti e volevamo fortemente la vittoria più della Fiorentina. E così è stato”.
MOTIVAZIONI. “Ci ha fatto un discorso pregara mostrandoci attraverso un video tutti i momenti belli e meno belli vissuti insieme e il supporto di tutte le nostre famiglie, mogli e fidanzate che ci hanno dato una carica in più. Poi entrando in campo ci siamo visti circondati dai colori gialloblù e quindi è stato tutto molto più semplice”.
BILANCIO. “Il campionato è lungo, c’è stato spazio per tutti e l’importante è farsi trovare pronti. Dispiace per Inglese che ci ha permesso di stare lì in alto con i suoi gol, oltre a quelli di Gervinho, ma la forza del gruppo è stata che chi veniva chiamato in causa non ha mai fatto mancare il proprio apporto“.
POSTO SPECIALE. “Metto la salvezza al primo posto perchè dietro ci sono tanti anni di gavetta e sacrifici”.